In Trentino con Marco Conti, due giorni di pesca a mosca indimenticabili!!!
Dopo vari tentativi di organizzare due giorni di pesca a mosca, finalmente mercoledì 11 luglio, al pomeriggio, Marco Conti ed io siamo riusciti a partire: destinazione Mezzana!
Ci eravamo dati due obiettivi: esplorare posti che non conoscevamo, e cercare di prendere una trota marmorata, preda ancora a noi “mancante”.
Partiamo quindi carichi ma anche prudenti, perché ogni giornata fa “razza per conto suo” e le delusioni sono sempre dietro la porta.
Una pizza alla Spléuza a Monclassico, e alle 23 siamo già a letto dopo aver puntato la sveglia alle 5, pronti ad iniziare la nostra prima giornata di pesca.
Non c’è bisogno che la sveglia suoni (tanto per darvi un’idea di come eravamo carichi…) e la giornata inizia!
Il primo giorno avevamo deciso di andare in Noce, e così partiamo per andare a Dermulo a fare i permessi.
La giornata è un po’ velata e dalla valle sale una nebbiolina leggera che infonde al paesaggio un tocco di mistero che ci affascina ancora di più.
Colazione e permessi, e poi giù fino a Cressino per vedere la confluenza del torrente Sporeggio, con il Noce.
Pochi lanci e due trote vengono subito inguadinate poi tutto sembra fermarsi; secca, ninfa, emergenti, nulla! cosa facciamo?
Dopo un paio d’ore, decidiamo quindi di cambiare zona e, tornati alla macchina, risaliamo il Noce, in una zona anche questa per noi inesplorata.
Il paesaggio è diverso, e spettacolare!!!
Pochi minuti, ed arriva la prima trota di taglia!
e poi altre….eccone alcune
Risalendo, di media, ad ogni buca o correntina, un paio di trote cadono sotto le nostre imitazioni, e tutte a ninfa.
Ecco quelle più utilizzate, perdigones!
Il primo obiettivo è proprio raggiunto! il paesaggio è sicuramente uno tra i più belli che io abbia mai visto, ed essere qui immerso nella natura e nelle sue acque, ci rende felici! e per di più stiamo anche prendendo un sacco di pesci 🙂
E proprio mentre assaporavamo questi attimi, quatto quatto Marco raggiunge il nostro secondo obiettivo, ed appare la sua prima marmorata, non enorme ma stupenda!
Risaliamo ancora, e rimaniamo senza parole di fronte a tanta maestosità.
Ed arriviamo in fondo, dove la diga di Santa Giustina ci chiude la via
Solo le 19 ed è ora di tornare alla macchina, stanchi ma ubriacati da tanta bellezza.
Tornando a Mezzana, prendiamo una forte grandinata ma nulla ci impedisce di regalarci un’ottima cena a Vermiglio, alla trattoria ALPINO e poi a nanna, perché domani ci attende il Sarca.
Trascorriamo la notte in preda a dolorosi crampi alle gambe (di giorno avevamo forse esagerato, ma in preda all’adrenalina non ce ne eravamo accorti) e quindi ce la prendiamo con comodo e venerdì ci svegliamo alle 7.
Colazione dall’Iva (pasticceria da Renato a Mezzana) e partiamo, con destinazione Comano Terme.
Stessa musica del Noce! Ad ogni buca o correntina le trote non tardano ad avventarsi sulle nostre perdigones, e sarà così fino alle 17, ora prevista per il nostro rientro a Bologna.
Anche questo tratto del Sarca è bellissimo, ed il paesaggio in alcuni punti è veramente selvaggio.
Che meraviglia trascorrere due giorni di pesca così!
In due abbiamo sicuramente passato il centinaio di trote, e la media della pezzatura è stata nettamente superiore ad altre uscite, e questo forse può essere dovuto al fatto che abbiamo sempre pescato a ninfa! Chissà!
Adesso siamo a casa, ma pensiamo di provare, a settembre prima della chiusura, di ritagliarci un altro paio di giorni per salire da quelle parti, che appena tornati, già ci mancano!.
Alla prossima.
Enzo Bisotti