L’alto Reno e le sue trote che per noi restavano ancora una sfida
Dopo i festeggiamenti per l’anniversario della liberazione
non potevamo certo rinunciare a liberare la voglia di fiume che albergava, nemmeno tanto nel profondo, in noi e, decisi a raccogliere una sfida ancora aperta, Simone ed io partiamo per l’alto Reno.
Considerando le condizioni climatiche, nonostante le varie opzioni possibili, pareva la scelta più sensata.
Percorrendo la statale Porrettana, e dopo un primo sopraluogo in spot di pesca che hanno regalato molte emozioni in passato, decidiamo per la zona no kill di Molino del Pallone che, tra gli altri vantaggi, ci permetteva un accesso al fiume semplice ed un comodo posteggio per l’auto.
Il cielo nero che sovrastava le nostre teste non presagiva nulla di buono.
Purtroppo nonostante il calendario, l’acqua era ancora molto fredda e dopo qualche tentativo a secca su sporadiche bollatine ed in caccia, optiamo per insidiare le nostre amate trote nel loro ambiente profondo.
Cambiati i finali a cui leghiamo ninfette da sfruttare nelle buche e nelle correntine a ridosso dei sassi affioranti, percepiamo le prime toccate e ferriamo le prime troterelle, che purtroppo si slamano prima di esser salpate.
La scelta ci stava premiando, nonostante le molte slamate dovute alla staticità dei salmonidi vista l’acqua fredda, e visto che la tenacia a volte paga, non ci è voluto molto prima di riuscire a portare a riva la prima troterella anche se di dimensioni non proprio da record.
Risalendo il fiume e usciti dalla zona no kill ci si presenta una fantastica piana con qualche bollatina sporadica, non potevamo che provarci a secca… (a dire il vero più Simone vista la mia lentezza nel cambiare finale, ecc…).
L’occasione Simone l’ha avuta ma, sfortunatamente, la trota non ha raggiunto il guadino.
Risalendo ancora e cambiando nuovamente tecnica di pesca, nelle veloci correntine, all’ingresso di un paio di buche profonde con la parete rocciosa a picco davanti a noi, siamo riusciti a portare al guadino un altro paio di esemplari a testa mentre contemplavamo lo splendido panorama.
Arrivato ormai il primo pomeriggio e con il cielo sopra di noi sempre più buio e cupo carico di pioggia, siamo ridiscesi a valle al punto in cui avevamo iniziato la nostra giornata, cercando di sfruttare anche gli ultimi momenti prima che dal cielo scendesse copiosa la pioggia, mi sono tolto un’ultima soddisfazione, col la mia ninfetta ormai collaudata ho salpato un’ultima trota e finalmente di buona misura.
Simone invece ha lasciato un conto aperto nella piana alle mie spalle, la trota ferrata a secca anche questa volta s’è slamata anzitempo.
Il vento ormai insostenibile e il cielo sgocciolante ci hanno spinti, nostro malgrado, a concludere la giornata; birra, panino e via verso casa con tanta soddisfazione per la bella giornata.
Mirko Balboni