Pesca a mosca in Limentra
Ancora con gli occhi ed il cuore appagati dai ricordi della “due giorni ” sul Sarca, ieri abbiamo deciso di “tuffarci” nel Limentra.
Visto che in Emilia la pesca in acque salmonidi apre l’ultima domenica di marzo, abbiamo sconfinato in Toscana per la nostra immancabile uscita a pesca a mosca.
Sia io che Simone non avevamo mai pescato nel Limentra e quindi ci siamo informati prima su quali potessero essere le zone “migliori” e, ricevute le indicazioni, siamo partiti.
Dopo una settimana di sole meraviglioso, la giornata è stata invece parecchio scorbutica; cielo coperto ed un forte vento, freddo e pungente, ci ha accompagnato per tutto il giorno infilandosi con maestria nella stretta gola Pistoiese.
Nonostante ciò, Simone è riuscito a prendere 3 troterelle fario + un’altra che si è slamata in fase di recupero a riva.
Per quanto mi riguarda, lasciamo perdere…come ho già scritto, a ninfa ho ancora molto da imparare, ma non mi arrendo!
Però non sono riusito ad arrabbiarmi; non perchè sono una persona fondamentalmente calma, ma perchè la gioia di trovarmi immerso in così tanta bellezza dei luoghi, mi ha fatto passare in secondo piano il fatto che mi venissero salpate trote da sotto il naso.
Provate a giudicare voi in che ambiente abbiamo pescato…
Ed ecco qui Simone, e le sue fario del Limentra con livree stupende e perfettamente “in salute”.
Dopo un paio di ore che risalivamo il fiume, avevamo deciso di ritornare sulla strada asfaltata e dirigersi alla macchina, per poi scendere più a valle.
Ma proprio mentre stavamo decidendo sul da farsi, optiamo per la classica frase che testimonia sì la volontà di tornare indietro, ma anche quella di voler proseguire ancora:
guardiamo cosa c’è dietro quel curvone, e poi torniamo alla macchina.
Per fortuna che l’abbiamo pensata così!!! ecco cosa ci si è presentato davanti agli occhi
Sono già le 15.30 e non possiamo fare troppo tardi; le dolci metà ci aspettano a casa e quindi torniamo alla macchina.
Al rientro verso Bologna, ci siamo fermati una mezz’oretta a curiosare come era la situazione del Reno.
Anche questa scelta è stata azzeccata, visto che abbiamo conosciuto due moschisti di tutto rispetto, Daniele ed Andrea, con i quali molto probabilmente trascorreremo una delle prossime uscite in Reno, per insidiare i nostri amatissimi cavedani.
Per il momento è tutto, e come sempre…
ALLA PROSSIMA!!!
bella la livrea di quella Fario, ma cosa sono le foto del vecchio mulino ??? semplicemente incantevoli.
Ciao sonoBASSo!
il tuo profilo assomiglia moolto a BASSotto, BASSetto e contrabBASSo che hanno commentato prima di te.
Ti ringrazio per i complimenti che estenderò a Simone, visto che è stato lui a prendere la trota.
Per il vecchio mulino, le foto sono incantevoli perchè il posto è da favola.
Tra un po’ ci andiamo insieme in bicicletta 🙂