Una delle giornate più fruttuose, sempre in TWT…
Le previsioni Meteo, dicevano tempo bello ma vento sostenuto, in calo nel pomeriggio, e così è stato.
La mattina non comincia nel modo migliore: non mi suona la sveglia impostata per le 4.55, e Simone, puntuale alle 5,30 sul posto del ritrovo, attende pazientemente fino alle 6-10 e poi mi chiama al cellulare…ancora nel pieno del sonno 🙁
Come un lampo mi vesto e raggiungo alle 6.15 Simone per una rapidissima colazione.
Dopo le scuse del caso, partiamo per SanSepolcro.
Alle 7.40 siamo al Bar per i permessi e alle 8 siamo a Barra18 per cominciare un’ennesima avventura di pesca.
Temperatura piacevole per essere a fine ottobre, ma un venticello fastidioso ci fa optare per un “sano” giubbottino sopra la felpa.
L’acqua del Tevere è magnifica, trasparente e non più opalina; i livelli sono “sopra il normale” di circa 15 CM e di conseguenza la corrente è un po’ più sostenuta del solito.
Simone ed io, partiamo subito a Secca, perché in aria notiamo parecchie schiuse, anche se di bollate non se ne vedono.
Notiamo da subito dei rifiuti e delle scodate e proviamo con più mosche, ma niente da fare.
A questo punto provo a utilizzare una mosca “non tra le mie preferite” che avevo costruito tempo fa; esemplare unico, e mai usato.
Infatti, per quell’occasione avevo utilizzato, come ali, una piuma di collo di fagiano maschio e la ritenevo venuta bene, ma non ottima per la pesca.
Ecco di seguito la foto della “mosca che farà la differenza”:
La lego al mio tip del 12 e provo in una breve correntina:
Vedo la trota salire dal fondo ed avventarsi sulla mia mosca, saltando addirittura fuori dall’acqua! Spettacolo puro!
Insomma, per farla breve, in 4 ore di pesca riesco ad inguadinare una quindicina di trote, non di enormi dimensioni ma comunque tutte da guadino. Poi lascio la mia mosca miracolosa attaccato su un ramo di un albero, e la pacchia è finita.
Alla fine della mattinata, riesco a prenderne un altro paio, a Palo14, con una secca di colore grigio, su amo del 18.
Simone anche lui non è da meno, ma mentre a secca fatica a trovare la mosca giusta, si esibisce egregiamente a ninfa.
Ecco un esempio:
Alle 14.00 smettiamo di pescare, e ritorniamo a Bologna, causa impegni con le nostre famiglie.
A dimenticavo…
….mi sono soffermato a fotografare un bellissimo gambero che a causa della mia insistenza, si è arrabbiato un po’…
Alla prossima!!!
Enzo Bisotti
Complimenti Enzo !!!
Leggere il tuo reportage dalla TWT mi ha fato ricordare quando, del 78, ero con il mio amico Bubba alle foci del Rio Blanco de Las Rocas: quanti gamberi prendemmo quella volta con cucchiaino !
Che bel ricordo. Ne prendemmo tanti che dovettimo tornare a casa in retromarcia …
scusa la batuta, ma quando ci vuole ci vuole
Ciao “Noi della BASSa”, direi che ci conosciamo vero?
Beh, questa volta lo pubblico il tuo commento perché così per un po’ starai buonino…almeno lo speriamo noi tutti 🙂
Enzo B.